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Risolvere un problema di buffer Streaming Radio
Questa guida riguarda il buffer e le latenze di Streaming Radio Infatti, anche se la latenza è inevitabile, la corretta gestione dei buffer consente di ottimizzare le tue trasmissioni riducendo al minimo le interruzioni.
Preambolo
- Il buffer, o memory tampon, è una piccola area di memoria che deve essere riempita prima che il Player inizi a riprodurre la musica dal tuo streaming audio. Corrisponde ad un suono di pochi secondi. È destinato ad un maggiore comfort di ascolto, al fine di evitare che piccoli tagli del flusso siano udibili, il che porta ad un suono sfrenato e sgradevole.
- Anche i server di ricezione e trasmissione sono dotati di buffer; la trasmissione in tempo reale non è mai istantanea a causa di diversi fattori tecnici:
- La latenza da 3 a 4 secondi tra la generazione del suono e la ricezione Normale.
- I giocatori timbrano sempre almeno 1-2 secondi prima di iniziare la riproduzione.
- Icecast utilizza per impostazione predefinita un buffer di 64K byte, equivalente a circa 4 secondi di trasmissione in mp3 128k.
- I client di codifica hanno anche buffer per evitare interruzioni.
- Ridurre le dimensioni dei tamponi può ridurre la latenza, ma questa pratica è rischiosa.
- Le connessioni Internet non garantiscono una velocità costante, i buffer più piccoli possono causare interruzioni.
Analizzare la stabilità del buffer
Le diagnosi Disponibile sul tuo Manager mostra la quantità di memoria occupata dal buffer ogni secondo. Se il flusso funziona correttamente, i valori devono essere stabili:
Un buffer instabile è il segno di una scarsa qualità del legame o di una saturazione della linea. Scopri di più su quest'altra guida se stai cercando elementi di risoluzione.
Questo test è utile anche per aiutare a rilevare le saturazione temporanee di una linea Internet. Se il buffer è a volte stabile, a volte instabile, potrebbe essere il segno che alcuni utenti che condividono la linea Internet saturano di tanto in tanto la linea, causando interruzioni del flusso.
Per verificare questa ipotesi, esegui un test di lunga durata del buffer nelle ore di pieno utilizzo dei tuoi impianti e osserva eventuali disturbi.